Se ti stai domandando quanto costa un avvocato per una causa a Roma, sei sulla pagina giusta per cominciare a orientarti.
Non sarà semplice capire tutto, e c’è moltissima discrezionalità da parte dell’avvocato a cui puoi rivolgerti nel determinare il suo compenso.
Quanto costa un avvocato ?
Domanda difficile quanto costa un avvocato.
Per capire quale sia il giusto compenso di un avvocato occorre guardare a tre aspetti principali:
- la materia;
- la difficoltà della pratica;
- il valore della pratica.
In ogni caso parlare di “costo di un avvocato” a volte è fuorviante, perchè in molti casi l’intervento di un avvocato non comporta spese, e la parcella sarà pagata dalla controparte.
Calcolatore per parcella di un avvocato
Nel calcolatore che segue, messo a disposizione dall’ottimo sito web dello studio https://www.avvocatoandreani.it/ è facile calcolare la giusta parcella di un avvocato per una causa civile, tributaria, di Cassazione, eccetera.
Il confronto con il preventivo del tuo avvocato ti permetterà di comprendere la correttezza della parcella alla luce dei parametri ministeriali previsti dal DM aggiornato nel 2022, ma attenzione, spesso non è facile per i non addetti ai lavori inserire le voci corrette all’interno di questo calcolatore.
Che cosa è la parcella di un avvocato?
Un avvocato è un libero professionista, e quindi la sua unica fonte di reddito sono compensi pagati dai suoi clienti, e quindi cosa è la parcella di un avvocato?
Quando si parla dei compensi di un vvocato, questi possono essere chiesti in vari modi:
- il preventivo di un avvocato: l’avvocato è tenuto a consegnare un preventivo prima di svolgere un’attività. Con il prevenitivo l’avvocato ti deve informare delle spese vive a cui si va incontro e dei compensi che matureranno per le attività da svolgere. A volte non è possibile fare un preventivo e le questioni devono essere affrontate di volta in volta.
- il progetto di fattura di un avvocato o la “prenotula”: quando un avvocato ti vuole chiedere un compenso, può mandarti una email, un messaggio whatsapp o sms, oppure, quando è più opportuno spiegare correttamente come sia maturato il compenso, e quali siano le tasse, imposte e contributi che gravano sul compenso, potrà inviarti un progetto di fattura, ovvero una bozza della sua fattura prima del pagamento.
- la parcella di un avvocato: con la parcella l’avvocato ti spiega il suo compenso, e quali siano le spese, le tasse, imposte e contributi che gravano sul compenso, potrà inviarti un progetto di fattura, ovvero una bozza della sua fattura prima del pagamento. A volte si dice parcella anche con riferimento alla fattura.
- la fattura dell’avvocato: la fattura è il documento fiscale che l’avvocato deve emettere al momento del pagamento del compenso. La fattura di un avvocato sarà una fattura elettronica, di cui tu vedrai una “copia di cortesia” stampata o inviata per email. A volte gli avvocati possono emettere fatture cartacee e non elettroniche, ma ciò solo se hanno un fatturato ridotto al di sotto di alcuni limiti di legge.
Come leggere la parcella di un avvocato?
La parcella di un avvocato va letta e capita, documenti alla mano.
Guardiamo la parcella che segue per una causa civile di valore inferiore a 25 mila euro.

Nelle prime 5 righe troviamo le fasi processuali svolte ed il compenso indicato correttamente, ai valori minimi delle tabelle ministeriali per l’assistenza su ogni fase.
Il totale dovuto per compensi “netti” diventa a questo punto la base di calcolo per le maggiorazioni dovute per legge, e quindi il 15% di spese generali, il 4% di contributo previdenziale ed il 22% di IVA per gli avvocati in regime fiscale ordinario (l’IVA non è dovuta ai forfettari.)
Troviamo infine le spese esenti, sostenute per la causa, come i contributi unificati, le marche da bollo o le spese di notifica tra le altre.
Quanto prende un avvocato per una causa?
Se ti domandi quanto prende un avvocato per una causa, considera che il compenso di un avvocato può essere conveniente o meno, ma valutare a prescindere un avvocato sulla base della parcella che chiede potrebbe essere fuorviante.
E difatti, a volte un avvocato che conosce perfettamente un problema può farsi pagare poco (perchè ha affrontato lo stesso problema decine di volte) mentre un avvocato che si trova per la prima volta a discutere di un problema avrà necessità di studiare e lavorare di più, e quindi farsi pagare molto.
Il compenso di un avvocato può variare da poche centinaia di euro, per una causa dinnanzi al Giudice di Pace, fino a centinaia di migliaia di euro per le cause più difficili e più lunghe.
Sul compenso di un avvocato si applicano sempre delle maggiorazioni, e quindi se il compenso di un avvocato è pari a 1000 euro, a questa cifra vanno aggiunte le seguenti percentuali:
- 15% spese generali;
- 4% CPA, ovvero la previdenza dovuta alla Cassa Forense;
- 22% IVA.
A fronte di un compenso base di € 1000, all’avvocato andranno pagati quindi € 1459,12.
L’avvocato che costa poco
Molti possono essere tentati dal cercare l’avvocato che costa poco, chiedendo in giro chi applica le condizioni migliori.
Il confronto sui preventivi degli avvocati è un’attività legittima e che merita il massimo rispetto, ma va fatta con la dovuta cautela (e soprattutto con un occhio alla competenza).
Occorre infatti verificare l’intero preventivo dell’avvocato, per l’attività complessiva da svolgere, e quindi richiedere per iscritto un prospetto delle spese vive e dei compensi necessari per svolgere una determinata attività.
Ad esempio: costo per la fase stragiudiziale, costo per la mediazione, costo per le varie fasi di una causa.
Non si dovrebbe essere invece attratti da atteggiamenti di faciloneria degni di altre epoche, e ancora propri di taluni professionisti che dicono “poi vediamo“, oppure “cominciamo non ti preoccupare“.
Sono infatti alla cronaca i fatti di chi, rivoltosi in buona fede ad un avvocato per alcune pratiche, si sia trovato poi a dover pagare decine o centinaia di migliaia di euro, in conseguenza dell’applicazione da parte dell’avvocato delle tariffe professionali, dove l’attività da svolgere non era stata preceduta da un congruo preventivo.
Qual’è il costo di un avvocato per una causa civile?
Il costo di un avvocato per una causa civile dipende da molti fattori, ed tra i tanti:
- causa davanti il Giudice di Pace;
- causa davanti il Tribunale;
- causa davanti la Corte d’Appello;
- causa davanti la Corte di Cassazione;
- numero di fasi processuali seguite;
- valore della causa;
- tipo di causa (es. causa di sfratto, divorzio, causa contro l’INPS, recupero credito, usucapione, successioni, lavoro, diritto bancario e così via …);
- difficoltà della causa;
- intervenuta transazione o conciliazione tra le parti.
Premesso che l’avvocato è libero di quantificare il suo compenso con il preventivo che ti sottopone prima della causa, in caso il preventivo non sia stato sottoscritto soccorrono le tabelle ministeriali del D.M. 55/2014, così come aggiornate con il D.M. 147/2022 che indicano dei valori minimi medi e massimi per determinare quale sia il compenso giusto per l’avvocato.
A volte gli avvocati sottopongono ai clienti degli accordi in percentuale sul recuperato, o subordinano il loro compenso al buon fine della pratica.
Qual’è il costo di un avvocato per una causa contro Agenzia Entrate Riscossione?
Il costo di un avvocato per una causa tributaria contro l’Agenzia Entrate Riscossione ex Equitalia o l’INPS dipende da molti fattori, ed tra i tanti:
- causa davanti la Corte di Giustizia Tributaria di 1° grado (ex Commissione Tributaria Provinciale);
- causa davanti la Corte di Giustizia Tributaria di 2° grado (ex Commissione Tributaria Regionale);
- causa davanti la Corte di Cassazione;
- numero di fasi processuali seguite;
- valore della causa;
- tipo di causa (es. accise, IVA, Irpef, prescrizione, accertamento, riscossione…);
- difficoltà della causa.
Quanto costa un ricorso in Cassazione
Presentare ricorso in Cassazione o difenderti rispetto ad un ricorso presentato da altri richiede un avvocato cassazionista, ovvero abilitato al patrocinio in cassazione.
Un ricorso per Cassazione, così come un ricorso incidentale in Cassazione, richiederà il pagamento del contributo unificato. Il controricorso non paga contributo unificato.
Oltre le spese vive sarà previsto un compenso dovuto al tuo avvocato che difficilmente sarà inferiore a 2.000,00 euro.
Chiaramente il compenso per il ricorso per Cassazione dipende anche dal valore della pratica e dalla sua difficoltà, potendo nei casi più complessi e che richiedono settimane di lavoro arrivare a diverse migliaia di euro.
L’avvocato per il ricorso per Cassazione in materia fiscale
Se sei stato difeso da un commercialista nei giudizi di primo e secondo grado dinnanzi le Corti di Giustizia Tributarie (ex Commissioni Tributarie) e devi rivolgerti alla Cassazione, allora il commercialista non può più difenderti e ti servirà un avvocato cassazionista.
Il grado di Cassazione è infatti riservato agli avvocati cassazionisti, che ti formuleranno un preventivo alla stregua dei medesimi criteri già indicati.
E’ frequentissima la necessità di arrivare in Cassazioni per i contenziosi legati cartelle esattoriale ed accertamenti, per l’esistenza di orientamenti discordanti e per la frequenza degli errori della giustizia tributaria.
La prescrizione dei compensi dell’avvocato
I compensi dell’avvocato sono soggetti a prescrizione di regola in 10 anni, ma in alcuni casi può operare la prescrizione presuntiva triennale.
La prescrizione di 3 anni può essere superata dalla confessione giudiziale o dal giuramento decisorio.
La prescrizione presuntiva a differenza di quella ordinaria decennale non si fonda sull’inerzia del creditore e sul decorso del tempo ma sulla presunzione che, in considerazione della natura dell’obbligazione e degli usi, il pagamento sia avvenuto nel termine previsto.
Il termine di prescrizione corre dalla conclusione dell’affare, che in alcuni casi significa dal momento del conferimento dell’incarico ed in altri casi dal momento della pubblicazione della sentenza che definisce la causa svolta.
Qual’è il costo di un avvocato per una causa penale?
Se hai bisogno di assistenza in un processo penale allora vorrai sapere il costo di un avvocato penalista.
Il costo di un avvocato per una causa penale dipende da molti fattori, ed tra i tanti:
- causa penale davanti il Giudice di Pace;
- causa davanti il Tribunale;
- causa davanti la Corte d’Assise;
- causa davanti la Corte d’Appello;
- causa davanti la Corte d’Assise d’Appello;
- causa davanti il Tribunale dei Minorenni;
- causa davanti la Corte di Cassazione;
- numero di fasi processuali seguite (ex. indagini, fase GIP, GUP, dibattimento);
- valore della causa;
- tipo di reato (es. spaccio, rapina, abuso edilizio, furto, bancarotta …);
- difficoltà della causa;
- intervenuta transazione o conciliazione tra le parti.
Un avvocato penalista difficilmente accetterà di seguire una qualsiasi pratica per meno di 1500,00 euro, ma per le cause più lunghe e complesse, dove la difesa richieda settimane di lavoro e studio di centinaia di documenti, il costo di un avvocato penalista può arrivare a decine di migliaia di euro.
Se anche tu stai cercando a Roma o Milano un avvocato o uno studio legale per la tua causa civile, penale, di diritto del lavoro o tributario, allora sentiti libero di contattarci via email per spiegarci il tuo caso, ti ricontatteremo per farti sapere se ti possiamo aiutare e come.