UBI deve risarcire gli azionisti di Banca Marche, Etruria e CariChieti

UBI Banca deve risarcire gli azionisti di Banca Marche, Etruria e CariChieti: se sei azionista potresti avere bisogno di un avvocato o uno studio legale che si occupi di diritto bancario o finanziario.

E infatti i risparmiatori che hanno investito sulle vecchie banche sulla base di prospetti informativi falsi resi in sede di aumento di capitale devono essere risarciti.

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Cosa è successo agli azionisti delle Quattro Banche oggetto di risoluzione nel 2015?

E’ nota la vicenda degli azionisti della Quattro Banche oggetto di risoluzione nel 2015.

Gli azionisti hanno perso completamente il loro investimento e non hanno beneficiato degli indennizzi proposti dal governo per gli obbligazionisti.

Una disparità di trattamento ingiusta, vista la similitudine dei danni subiti e la parallela scorrettezza del comportamento delle banche.

Cosa fare per cercare di vedersi risarcito il danno subito per l’investimento in azioni?

Oggi emerge una nuova possibilità per gli investitori sui titoli azionari di Banca Marche, Etruria e Carichieti: è possibile domandare il risarcimento del danno ad UBI, l’acquirente dei predetti istituti di credito.

Secondo ripetute decisioni dell’Arbitro Controversie Finanziarie della Consob (248 e 308 del 2018, oltre numerose altre), infatti:

“la previsione contenuta nell’art. 47, comma 7, del d. lgs. n. 180/2015, richiamata poi nel provvedimento della Banca d’Italia del 22 novembre 2015, si riferisca propriamente all’ esercizio di diritti  patrimoniali e/o amministrativi incorporati nelle azioni e da queste discendenti – i quali, sì, sono stati intaccati, ove non definitivamente azzerati, per effetto dell’intervenuta procedura di risoluzione – ma che non si possano ritenere inglobate in essa anche pretese (risarcitorie o altro) relative a rapporti contrattuali tra cliente ed intermediario per la  prestazione di servizi d’investimento (anche ove aventi ad oggetto azioni emesse dallo stesso intermediario) ;

rapporti che  in quanto tali, risultano unitariamente trasferiti dalla Vecchia alla Nuova Banca e ciò proprio coerentemente con l’esigenza di preservare la continuità operativa dell’azienda bancaria“.

La fusione di UBI Banca in Banca Intesa SanPaolo

Come noto a seguito dell’OPAS Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio, lanciata da Intesa nel 2020, UBI è entrata a far parte del gruppo ISP.

Già nel 2018 UBI stava disattendendo le decisioni dell’Arbitro, e la situazione pare destinata a continuare con la nuova organizzazione.

E difatti la stessa Banca Intesa si era resa inadempimente rispetto alle decisioni ACF sulle controversie finanziarie derivanti da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

E’ pur verso che le leggi che hanno disposto la liquidazione ed il salvataggio di questi istituti sono diverse, ma molte sono le analogie tra i due casi.

Resta dunque che i clienti che vogliano ottenere il giusto risarcimento per il danno subito, a rivolgersi al Tribunale per l’accertamento dei propri diritti, avviando una vera e propria causa contro la Banca.

Diversi Tribunali hanno già confermato le ragioni dei consumatori (tra i vari il Tribunale di Milano e di Ferrara).

La sentenza del Tribunale di Milano sulla fusione banca Intesa con banca Marche

Abbiamo visto che banca Marche è stata prima trasformata in “Nuova” Banca Marche, poi incorporata in UBI banca e poi ancora incorporata in Intesa SanPaolo.

La giurisprudenza in merito alla responsabilità delle banche incorporanti è ancora incerta, ma degna di nota è una recente sentenza del Tribunale di Milano.

Il Tribunale di Milano ha infatti escluso che le domande risarcitorie di azionisti ed obbligazionisti di Banca Marche possano essere indirizzate a Banca Intesa, e ciò su presupposto che la finalità delle normative adottate era quella di dividere completamente attività e passività della banca in default dal nuovo ente.

Se hai investito in azioni di Banca Marche, Etruria e Carichieti contattaci per una prima consulenza senza impegno.

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