Atto Giudiziario Equitalia: cosa può essere?
Hai trovato un avviso nella cassetta della posta e si parla di atto giudiziario o c’è un Riferimento all’Equitalia, oggi Agenzia Entrate Riscossione?
Se ti stati domandando cosa ci può essere in questo atto giudiziario e se è opportuno ritirare l’atto in deposito presso le Poste o presso la Casa Comunale, allora sei sulla pagina giusta per capire cosa fare.
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Notifica Equitalia cosa può essere?
La notifica ricevuta dall’ex Equitalia, oggi Agenzia Entrate Riscossione può avere per contenuto diversi atti con i quali l’AER tenta di recuperare il suo credito nei tuoi confronti.
E quindi la notifica Equitalia può contenere una cartella esattoriale, un pignoramento del quinto dello stipendio o del conto corrente, un preavviso di fermo amministrativo sulla tua auto, una intimazione di pagamento, ma anche la risposta ad una richiesta di rateizzazione, saldo e stralcio o condono.
Il modo migliore per scoprire in cosa consiste la notifica equitalia è quello di ritirare l’atto presso l’ufficio dove questo è depositato nel minor tempo possibile.
Quando si perfeziona la notifica Equitalia?
La notifica ricevuta dall’ex Equitalia, oggi Agenzia Entrate Riscossione si perfeziona in Momenti diversi per il notificante e per il destinatario.
E’ il principio della scissione degli effetti della notificazione, ma cosa significa questo?
Significa che per valutare se la notifica è stata effettuata in tempo, o oltre i termini di decadenza previsti dalla legge, occorre guardare alla data in cui Equitalia ha consegnato l’atto al messo notificatore, al servizio postale o all’ufficiale giudiziario (In questo senso le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con sentenza 40543/2021).
Se la consegna dell’atto da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione è avvenuta prima del termine, la notifica è valida, indipendentemente dal fatto che il contribuente abbia ricevuto l’atto successivamente al ridetto termine (ma ci sono differenze se si tratta di raccomandate Equitalia per atti giudiziari o per un avviso bonario).
Chiaramente per il contribuente i termini per l’impugnazione decorrono solo dalla ricezione dell’atto.
Nel caso di atto equitalia notificato a mezzo pec, alle imprese o ai professionisti muniti di posta elettronica certificata, il problema non si pone in quanto la data della richiesta della notifica e della consegna al destinatario coincidono perfettamente.
Atto giudiziario cosa può essere?
Cosa può contenere l’atto giudiziario di cui hai trovato avviso?
Gli atti giudiziari vengono notificati a mano del destinatario o di un familiare convivente. Se la notifica non arriva nelle mani del destinatario, il postino o l’Ufficiale Giudiziario deve anche inviare una seconda raccomandata per avvisare il destinatario dell’avvenuta notifica.
Se invece il destinatario è irreperibile presso la residenza dichiarata in anagrafe, la notifica può avvenire in casa comunale.
Anche in questo caso modo migliore per scoprire in cosa consiste la notifica di un atto giudiziario è quello di ritirare l’atto presso l’ufficio dove questo è depositato nel minor tempo possibile.
Notifica dell’invito ai sensi dell’art. 25 del Codice della Crisi
A partire dal 2024 l’Agenzia delle Entrate Riscossione può trasmettere una notifica contenente l’invito ai sensi dell’art. 25 del Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
La comunicazione rappresenta un invito all’utilizzo degli strumenti di composizione della crisi, per risolvere la situazione di squilibrio patrimoniale in cui versa l’impresa.
Per utilizzare questo strumento è necessario che il debito riguardi i ruoli affidati all’ADER dopo luglio 2022 e che l’importo del credito del fisco ammonti ad:
- € 100 mila per le imprese individuali
- € 200 mila per le società di persone
- € 500 mila per le altre società di capitali
Dopo la ricezione dell’invito ex art. 25 novies occorre attivarsi immediatamente per valutare le opzioni percorribili onde non incorrere in conseguenze civili e potenzialmente penali per azienda, amministratori, sindaci e revisori.
La notifica della proposta di compensazione
La proposta di compensazione che l’Agenzia Riscossione invia al contribuente ai sensi dell’art. 28 ter D.P.R. n. 602/73 rappresenta un atto autonomamente impugnabile se il contribuente eccepisce la prescrizione del credito del fisco
E’ chiaramente necessario che la proposta di compensazione sia impugnata entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell’atto se si tratta di voci dovute all’Agenzia delle entrate, oppure entro 20-40 giorni se si tratta di altri debiti verso INPS o altri enti.
In questo senso ha avuto modo di pronunciarsi diverse volte la Corte di Cassazione
Le pratiche contro Equitalia
Sono molte le pratiche contro l’Agenzia delle Entrate Riscossione, ex Equitalia che necessitano di un avvocato.
E difatti potresti aver ricevuto uno dei seguenti atti dal Fisco:
- Avviso Bonario
- Accertamento
- Cartella esattoriale
- Intimazione di pagamento
- Preavviso di fermo amministrativo
- preavviso di iscrizione di ipoteca
- Pignoramento dello stipendio
- Pignoramento della pensione
- Pignoramento presso terzi
- Pignoramento conto corrente
- Pignoramenti immobiliare
- Notifica della proposta di compensazione.
Tutti questi atti sono impugnabili con un avvocato che si occupi di cartelle esattoriali e diritto tributario, ma per ciascuno ci sono specificità e termini da osservare che richiedono immediata attenzione.
Inviare la tua cartella esattoriale all’avvocato dopo alcune settimane o mesi, potrebbe significare che hai compromesso ogni possibilità di far valere i tuoi diritti contro l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Avviso di giacenza
L’avviso di giacenza è la cartolina con cui vieni avvisato del fatto che ti è stata recapitata una notifica.
L’avviso di giacenza è uno scontrino o una busta con cui ti viene comunicato che devi andare a recuperare un atto in un ufficio postale o presso la casa comunale.
Non va confuso l’avviso di giacenza con la diversa raccomandata CAN, che è quella con cui ti viene dato avviso che è stato notificato un atto a casa tua ma ad una persona diversa da te, come il portiere, un familiare o un convivente.
Firma .p7m Agenzia Entrate Riscossione
Sei hai una pec è possibile che l’atto dell’agenzia entrate riscossione ti venga notificato li.
Attenzione perchè l’atto più importante non si leggerà immediatamente, essendo codificato nel formato .p7m che corrisponde alla firma digitale.
Ci sono diverse app che possono essere utilizzate per aprire i file pdf. p7m come ad esempio GOsign di Infocert, o Aruba, ma anche altre.
L’apertura del file P7M con una di queste app permette la visione dell’atto giudiziario Equitalia che ti è stato notificato.
Atto giudiziario ricevuto ad agosto durante la sospensione feriale
L’atto giudiziario notificato da Equitalia può arrivare ad agosto.
Ad agosto opera la sospensione feriale dei termini, il che significa che non decorrono i termini per le impugnazioni.
Attenzione tuttavia, perchè se nell’atto giudiziario sono indicate voci di tipo previdenziale (come INPS o INAIL) in tal caso i termini continuano a correre e dovrai impugnare l’atto immediatamente, come se non fosse agosto.
Intimazione di pagamento Equitalia
L’atto giudiziario notificato da Equitalia può essere una intimazione di pagamento.
L’intimazione di pagamento Equitalia è l’atto con cui l’agenzia delle entrate Riscossione ti annuncia una prossima attività di recupero del credito, che può consistere in un pignoramento o altro.
L’intimazione di pagamento contiene l’indicazione del termine di 5 giorni per pagare, decorsi i quali l’Agenzia Riscossione può procedere esecutivamente.
Ma il termine per impugnare l’intimazione di pagamento è diverso.
L’intimazione di pagamento infatti può essere impugnata solo per vizi propri, salvo che Equitalia non abbia notificato un atto precedente.
Se infatti scopri la cartella esattoriale solo con l’intimazione di pagamento, puoi essere rimesso in termini per impugnarla nel termine previsto dalla legge per quel tributo o quel contributo (attenzione il termine può essere di 20, 30 40 o 60 giorni a seconda dell’ente creditore).
Gli atti di Equitalia in casa comunale
Nel caso in cui il postino, il messo notificatore, o l’ufficiale giudiziario non riesca a noficarvi un atto di Equitalia, è possibile che la notifica venga portata in casa Comunale.
A Roma le notifiche in casa comunale vengono effettuate presso la sede di via Petroselli.
Per le notifiche in casa comunale devi trovare un avviso nella cassetta della posta, che ti comunica che in tua assenza si è proceduto in questo senso.
Se invece ti sei trasferito altrove e non c’è una cassetta della posta con il tuo nome, o il portiere dichiara che ti sei trasferito altrove, non avrai notizia della notifica in casa comunale: questa notifica potrebbe essere valida se è stata tentata la notifica presso il tuo indirizzo di residenza comunicato in anagrafe, mentre potrebbe essere nulla dove Equitalia abbia effettuato questa verifica quando ti eri già traferito (giusto cambio di residenza). In quest’ultimo caso, non avendo tu avuto notizia di questa notifica, sarai rimesso in termini per l’impugnazione con il successivo evento in cui prenderai conoscenza dell’esistenza del debito (es. con la notifica del preavviso di fermo, con l’intimazione di pagamento, con il pignoramento del quinto, ecc. ).
Il messo notificatore Equitalia
Il messo notificatore Equitalia è il soggetto che cura la notifica dell’atto giudiziario trasmesso dal’Agenzia Entrate Riscossione, che si tratti di una cartella esattoriale, intimazione di pagamento o di un atto esecutivo.
Il messo notificatore è quindi un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.
In alcuni comuni il messo notificatore è il messo comunale o un funzionario della Polizia Municipale.
Le notifiche a cura del messo notificatore seguono la normativa prevista dal codice di procedura civile e dal DPR 602/1973.
Raccomandata Equitalia cosa fare
In caso di Raccomandata Equitalia è opportuno ritirare l’atto e spesso conservare la busta da lettere.
E difatti la busta della Raccomandata Equitalia spesso contiene il numero della raccomandata o altre informazioni utili a permettere di identificare le date da cui corrono i termini per l’impugnazione.
Abbiamo detto e ripetiamo che la Raccomandata Equitalia può contenere un atto che per sua natura può essere impugnato solo in termini strettissimi e che in caso di mancata impugnazione si può incorrere in danni permanenti.
Come sapere se ho debiti con Equitalia
Se ti domandi come sapere se hai debiti con Equitalia la risposta è molto semplice.
Per scoprire a quanto ammontano i tuoi debiti con l’Agenzia Entrate Riscossione è sufficiente:
- connetterti al sito https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/
- accedi all’Area Riservata
- fai login con uno dei vari modi disponibili, e magari tramite SPID;
- clicca a sinistra su “Situazione Debitoria”;
- seleziona “Tutte le Province” e clicca su “Da Saldare”.
Otterrai un elenco dei tuoi debiti con Equitalia da cui potrai scaricare sia il file pdf he excel, e indagando potrai trovare molte informazioni utili come la presenza di rateizzazioni, di procedure e altro.
Notifica al soggetto iscritto all’AIRE
Con Ordinanza n. 4898/2023 la Corte di Cassazione si è pronunciata in tema di notifica di atto giudiziario al soggetto residente all’estero e quindi iscritto all’AIRE.
La sentenza è resa in materia tributaria e quindi relativa la notifica di un avviso di accertamento.
Il soggetto regolarmente iscritto all’AIRE deve ricevere le notificazioni degli avvisi di accertamento presso l’indirizzo della propria residenza all’estero o presso l’eventuale domicilio eletto in Italia, anche nel caso in cui mantenga la propria residenza in Italia.
Come affermato dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 377/2007 si deve sempre: «garantire al notificatario l’effettiva possibilità di una tempestiva conoscenza dell’atto notificato e, quindi, l’esercizio del suo diritto di difesa».
E difatti la notificazione ai contribuenti non residenti possa essere effettuata all’indirizzo risultante dall’A.I.R.E., salva la facoltà di procedere con la notifica mediante affissione presso l’albo pretorio in caso di esito negativo della spedizione effettuata all’estero.
Tale procedura trova applicazione solo qualora i contribuenti trasferitisi all’estero non abbiano comunicato all’Agenzia delle entrate l’indirizzo della residenza estera o del domicilio eletto in Italia ove ricevere la notificazione degli atti impositivi.
Nel caso in esame il contribuente aveva correttamente designato l’indirizzo di residenza estera e un domicilio italiano diverso da quello presso cui aveva, invece, provveduto alla notifica l’Ufficio.
La notifica in Italia, effettuata quando il contribuente era residente all’estero è invalida.
Non punibilità in caso di omesso versamento incolpevole
La riforma del sistema sanzionatorio nel 2024 riguarda anche l’omesso versamento di ritenute e Iva.
Il nuovo comma 3 bis dell’articolo 13 del Dlgs 74/2000 prevede la non punibilità se l’omissione deriva da cause non imputabili all’autore, come crisi di liquidità dovuta all’insolvenza di clienti o mancato pagamento di crediti da parte di enti pubblici.
La norma solleva dubbi sull’interpretazione, ovvero se tali cause siano alternative o cumulative. La giurisprudenza ha affrontato casi simili, e la Cassazione ha confermato che, in presenza di comprovate difficoltà economiche, la non punibilità potrebbe applicarsi, anche senza ulteriori azioni per superare la crisi.
Notifica al soggetto iscritto AIRE o con domicilio eletto in Italia
Notifica al soggetto iscritto AIRE o con domicilio eletto in Italia: dove è valida?
Il contribuente può aver comunicato un domicilio in Italia per ricevere le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, ed ha diritto a riceverle li affichè sia garantito il suo diritto di difesa, incluso quello di presentare ricorso per tempo dinnanzi un Tribunale o la Corte di Giustizia Tributaria.
Come tra le tante da ultimo affermato dalla Corte di Cassazione con Ordinanza del 16/02/2023 N. 4898:
Il soggetto regolarmente iscritto all’AIRE deve ricevere le notificazioni degli avvisi di accertamento presso l’indirizzo della propria residenza all’estero o presso l’eventuale domicilio eletto in Italia, anche nel caso in cui mantenga la propria residenza in Italia.
…. e difatti …. la notificazione ai contribuenti non residenti possa essere effettuata all’indirizzo risultante dall’A.I.R.E., salva la facoltà di procedere con la notifica mediante affissione presso l’albo pretorio in caso di esito negativo della spedizione effettuata all’estero.
Tale procedura trova applicazione solo qualora i contribuenti trasferitisi all’estero non abbiano comunicato all’Agenzia delle entrate l’indirizzo della residenza estera o del domicilio eletto in Italia ove ricevere la notificazione degli atti impositivi.
La Cartella Esattoriale Invitalia
La Cartella Esattoriale Invitalia (Agenzia Nazionale Attrazione Investimenti) è uno degli atti che può essere notificato dall’agenzia delle entrate riscossione.
Le cartelle Invitalia possono essere notificate in caso di revoca dei finanziamenti, o nel caso in cui l’impresa beneficiaria abbia smesso di pagare le rate previste da piano di ammortamento del finanziamento.
Le cartelle Invitalia possono essere contestate con impugnazione dinnanzi il Tribunale Ordinario competente per territorio, come recentemente affermato dalla Corte di Cassazione.
A volte la cartella invitalia può essere errata per il mancato conteggio dei pagamenti effettuati o per altri motivi come gli interessi applicati.
Cartella esattoriale non preceduta da comunicazione di irregolarità
illegittima una cartella esattoriale a causa della mancata dimostrazione della regolare notifica della comunicazione di irregolarità da parte dell’Ufficio delle Entrate.
In alcuni casi il mancato invio della comunicazione di irregolarità o dell’avviso bonario può determinare l’Illegittimità della Cartella:
Pensiamo al caso di un contribuente che ha impugnato una cartella relativa a un controllo formale del modello 730 per l’anno d’imposta 2017, sostenendo di non aver ricevuto la comunicazione di irregolarità. L’Agenzia delle Entrate ha prodotto documenti a sostegno della regolare notifica, ma il giudice ha ritenuto che non fosse stata fornita una prova esaustiva della stessa.
In tema la Cassazione sottolinea l’importanza del contraddittorio procedimentale, evidenziando che la notifica della comunicazione di irregolarità è essenziale per consentire al contribuente di conoscere le ragioni della rettifica. In particolare, si fa riferimento alla sentenza della Cassazione n. 5373/2015 e alla n. 24813/2021, che stabiliscono la necessità di una notifica motivata a pena di nullità.
Secondo la recente giurisprudenza della Cassazione (sentenza n. 6243/2024), è obbligatorio per il messo notificatore inviare una raccomandata informativa al destinatario quando la notifica è consegnata a una persona diversa. L’assenza di prova della ricezione e della spedizione di tale raccomandata rende nullo il procedimento notificatorio.
Presa in carico Agenzia Entrate Riscossione
Se l’atto emesso dall’Agenzia delle Entrate è un accertamento esecutivo a questo non segue l’emissione della cartella esattoriale da parte di Equitalia.
In questo caso l’Agenzia delle Entrate dopo l’invio dell’accertamento notifica una intimazione di pagamento assegnando termine di 60 giorni per il saldo e decorsi poi ulteriori 30 giorni trasmette l’atto all’agenzia Entrate Riscossione.
Nei 90 giorni sopra indicati non è possibile domandare la rateizzazione, ma occorrerà attendere la notifica da parte di Equitalia del successivo atto costituito dalla Presa in Carico.
La presa incarico riapre i termini per la rateizzazione ma comporta l’aggravio di costi rappresentato dagli oneri di riscossione.
Atto MOF
L’atto MOF è un avviso di giacenza, con cui vieni avvisato della presenza di una notifica per te da ritirare.
Con un atto MOF vieni avvisato di un primo tentativo di notifica da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione ex Equitalia.
Se hai trovato un atto MOF, o un altro avviso di giacenza, vai a ritirare l’atto quanto prima, in quanto stanno già correndo i termini per l’impugnazione dell’atto che hai ricevuto. Ad attendere c’è molto da rischiare e poco da guadagnare.
L’accertamento dell’Agenzia delle Entrate
L’accertamento dell’Agenzia delle Entrate non è un atto di Equitalia, ma è un tipico atto che potrebbe spaventare quando ricevuto dal contribuente.
L’accertamento è tutto il procedimento svolto dalla Guardia di Finanza, dall’Agenzia Dogane o dall’Agenzia delle Entrate con il quale si verifica che qualcosa nelle tue dichiarazioni dei redditi (presentate o omesse) non quadra.
A fronte dell’avvio di un accertamento è tuo interesse fornire chiarimenti e documentazione utile a far concludere l’accertamento, ma avrai tempi brevissimi per farlo.
E’ meglio ritirare l’atto giudiziario o no?
Se hai ricevuto l’avviso di deposito di un atto giudiziario presso l’ufficio postale o presso la casa comunale e ti domandi se ritirarlo o no, la risposta è semplice: corri a ritirarlo.
Molti pensano che non ritirando le comunicazioni possano sfuggire agli effetti negativi delle notifiche: così non è perchè le notifiche si perfezionano anche con l’assenza o il rifiuto del destinatario.
Non ritirando gli atti, invece, si va incontro alle decadente previste dalla legge per la mancata impugnazione o la mancata difesa nei termini prestabiliti.
E quindi che si tratti di un decreto ingiuntivo, di una cartella esattoriale, di un pignoramento, di un atto di citazione …. a non sapere cosa si è ricevuto si può solo andare incontro a gravi conseguenze e magari a perdere l’unica occasione di rimediare al problema esistente.
Qualora invece tu stia cercando risposte sulle casistiche più frequenti in cui c’è necessità di un avvocato che si occupi di diritto tributario, leggi al link.
L’avviso CAD di deposito dell’atto in Casa Comunale
Quando il destinatario è assente o si rifiuta, la notifica deve essere portata in casa comunale, ed il notificatore deve spedire la CAD, l’avviso di deposito.
Per provare la validità della notifica in questione, l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve poi conservare la prova di queste notifiche (il primo tentativo di notifica, la spedizione della CAD, la ricezione della raccomandata CAD) .
La Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha reso una importante pronuncia in merito nel 2021, affermando che:
In tema di notifica di un atto impositivo ovvero processuale tramite il servizio postale secondo le previsioni della legge n. 890 del 1982, qualora l’atto notificando non venga consegnato al destinatario per rifiuto a riceverlo ovvero per temporanea assenza del destinatario stesso ovvero per assenza/inidoneità di altre persone a riceverlo, la prova del perfezionamento della procedura notificatoria può essere data dal notificante esclusivamente mediante la produzione giudiziale dell’avviso di ricevimento della raccomandata che comunica l’avvenuto deposito dell’atto notificando presso l’ufficio postale (c.d. CAD), non essendo a tal fine sufficiente la prova dell’avvenuta spedizione della raccomandata medesima.
Sappiamo tuttavia che le notifiche spesso non sono state conservate con cura da Equitalia, dall’INPS e dagli altri enti fiscali, con la conseguenza che spesso è possibile impugnare degli atti che sono stati notificati, ma di cui la controparte non riesce a provare la validità della notifica.
Problemi con Equitalia
In caso di problemi con Equitalia, come abbiamo già detto. è sempre meglio ritirare gli atti spediti dall’Agenzia Entrate Riscossione.
Difatti, in caso di problemi con Equitalia, la soluzione potrebbe venire proprio dalla conoscenza dell’atto che il Fisco intende notificare.
Cerchi uno studio legale di avvocati cassazionisti o uno studio legale per impugnare una cartella esattoriale a Roma, contattaci per una prima consulenza senza impegno, inviando copia scansionata dell’atto ricevuto dall’Agenzia Entrate Riscossione.
Mi è stata recapitata a mano da una persona sconosciuta una raccomandata senza data in cui mi si avvisava che era stato depositato un atto dell’ agenzia delle entrate nella casa comunale in quanto io ero assente. Vado in comune e si trattava di una notifica di pagamento di una multa ( per un errato calcolo, di tasse, ) datata 3 mesi prima , senza che io ne sapevo niente. Quindi mi hanno recapitato una raccomandata solo dopo 3 mesi dalla notifica. Ho provveduto subito a pagare con gli interessi di mora, ma mi chiedo se è lecito far sapere a una persona che c’è una cartella di pagamento solo dopo 3 mesi , in modo che è costretta a pagare gli interessi di mora. Se non ero in casa , perché non mi hanno lasciato un avviso nella cassetta postale? Mi sento come se fossi stata truffata.
Vorrei valutare la possibilità di impugnare un atto giudiziario ricevuto a mezzo PEC da agenzia entrate riscossione. Si parla di una serie di cartelle esattoriali tra cui somme per agenzia delle entrate per multe vorrei una consulenza per capire se ci sono le estremi per impugnare gli atti a Roma.