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Nuove procedure low cost in materia di separazione, divorzio e modifica delle condizioni di mantenimento

@avv.marcellopadovani

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♬ suono originale – Avv. Marcello Padovani

Nuove procedure low cost in materia di separazione, divorzio e modifica delle condizioni di mantenimento: potresti avere bisogno di un avvocato cassazionista a Roma.

Se cerchi una avvocato che si occupi di diritto di famiglia, leggi la nostra guida al cittadino.

La separazione o il divorzio con la procedura di negoziazione assistita da avvocati

La negoziazione assistita è un accordo con il quale le parti, collaborando con buona fede e lealtà, tentano di risolvere una controversia senza ricorrere alle autorità giudiziarie, il tutto in un periodo di tempo compreso tra 1 e 3 mesi.

Le parti che vogliono ottenere la separazione, il divorzio o la modifica delle condizioni di separazione o divorzio possono dunque rivolgersi agli avvocati per stipulare una convenzione di negoziazione e definire nei tempi menzionati la questione.

Come si svolge la procedura di negoziazione assistita

L’accordo sottoscritto dinnanzi gli avvocati (uno per parte a tutela di tutti gli interessati) sostituisce il provvedimento del Giudice ed è titolo esecutivo utile per il pignoramento e per l’iscrizione di ipoteca giudiziale.

Con lo stesso accordo possono disporsi trasferimenti immobiliari senza limiti di valore, quali, ad esempio, una tantum corrisposte da un coniuge all’altro.

L’accordo sottoscritto deve poi essere trasmesso – a cura degli avvocati – al PM presso la Procura della Repubblica competente, che se non ravvisa irregolarità appone un nulla osta (in mancanza di figli minori, incapaci, economicamente non autosufficienti o portatori di handicap) oppure lo autorizza previa valutazione dell’interesse dei soggetti appena menzionati.

Ottenuto il visto o l’autorizzazione del PM, il cui sigillo costituisce anche data certa dell’accordo, l’avvocato deve trasmettere lo stesso in copia autentica agli Uffici dello Stato civile competenti (presso i Comuni) per l’annotazione negli stati di famiglia ed a margine dell’atto di matrimonio.

Perché utilizzare la negoziazione assistita e non la procedura in Comune dinnanzi l’ufficiale di stato civile

La procedura menzionata, sebbene più costosa di quelle svolte in assenza di avvocati e dinnanzi all’Ufficiale dello Stato civile del Comune di residenza dei coniugi, ha il vantaggio di essere davvero sostitutiva dei procedimenti svolti dinnanzi i Tribunali.

E difatti dinnanzi l’Ufficiale dello Stato civile non sono possibili i trasferimenti patrimoniali tra i coniugi così come è sempre precluso l’accordo in presenza dei figli.

L’attribuzione di un immobile in sede di negoziazione assistita

E’ possibile con la negoziazione assistita attribuire un immobile ad uno dei coniugi.

In particolare secondo recenti provvedimenti delle Commissioni Tributarie e della Corte di Cassazione, In tema di imposta di registro va riconosciuto il carattere di negoziazione globale a tutti gli accordi di separazione che, anche attraverso la previsione di trasferimenti mobiliari o immobiliari, siano volti a definire in modo tendenzialmente stabile la crisi coniugale destinata a sfociare nella cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario o nello scioglimento del matrimonio civile, quindi anche gli atti esecutivi degli accordi intervenuti tra coniugi in esito alla separazione personale e allo scioglimento del matrimonio.

Sotto tale profilo risulta, ormai, superata la distinzione tra accordi di separazione propriamente detti e accordi stipulati “in occasione della separazione”: con la conseguenza che anche gli accordi che prevedano, nel contesto di una separazione tra coniugi, atti comportanti trasferimenti patrimoniali dall’uno all’altro coniuge o in favore dei figli, debbano essere intesi come specifici aspetti della “negoziazione globale” che i coniugi pongono in essere all’atto della separazione o della cessazione degli effetti civili del matrimonio.

L’inadempimento rispetto ai doveri di pagamento del mantenimento

L’accordo raggiunto in sede di negoziazione assistita, così come la sentenza del Tribunale, sono titoli esecutivi per ottenere il pagamento delle somme dovute per il mantenimento.

Questo significa che il genitore o l’ex coniuge che voglia recuperare il proprio credito, potrà procedere in sede civile ed in sede penale contro l’inadempiente.

In sede civile si potrà notificare un atto di precetto e poi procedere al pignoramento dello stipendio, della pensione, del conto corrente, della casa dell’altro genitore o ex coniuge.

In sede penale si potrà ottenere la condanna per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, ma con la denuncia non si ottiene il pagamento delle somme, e la controparte potrebbe “cavarsela” ed evitare la condanna dimostrando di non aver potuto adempiere (magari per redditi insufficienti o per una condizione di malattia).

L’adozione di maggiorenne

L’adozione di maggiorenne è la procedura con cui chi abbia compiuto 35 anni può adottare una persona che abbia compiuto la maggiore età.

In realtà gli anni sono 36, se si considera che ci devono essere 18 anni di differenza tra il maggiorenne e l’adottante.

Con l’adozione di maggiorenne, l’adottato assume gli stessi diritti e doveri dei figli legittimi, incluso in diritto al cognome, a succedere e così via.

In conseguenza dell’adozione, l’adottato non muta i suoi obblighi e diritti verso la famiglia di origine.

E’ una procedura spesso adottata per regolare rapporti che conseguono a procedure di affidamento.

L’adozione di maggiorenne può riguardare uno straniero, e comporta il diritto al visto e poi la possibilità di richiedere la cittadinanza italiana.

Come si svolge la procedura di adozione del maggiorenne

L’adozione di maggiorenne è possibile, seguendo una procedura differente da quella prevista per l’adozione dei minori.

Mentre in alcuni tribunali è possibile fare da sé, senza l’aiuto di un avvocato, davanti il Tribunale di Roma ed altri Tribunali è necessaria l’assistenza di uno studio legale.

La richiesta di adozione del maggiorenne richiede la notifica ai genitori naturali, e la presenza di questi in udienza, insieme ai genitori adottivi (o del genitore e dell’eventuale coniuge), ai figli naturali di questi e a coloro che saranno adottati.

Nel caso in cui i genitori naturali, o il coniuge o i figli dell’adottante si oppongano all’adozione, è possibile che il Tribunale decida in ogni caso per accogliere l’adozione.

Ma cosa succede in caso di adozione del figlio da parte del nuovo marito della ex moglie (o viceversa)?

Sul tema si è di recente pronunciata Cass. civ. Sez. I, 27/03/2020, n. 7555 secondo cui:

In tema di revisione delle condizioni economiche del divorzio riguardanti l’obbligo di mantenimento di figli maggiorenni, non autosufficienti, degli ex coniugi, la sopravvenuta adozione di quei figli effettuata dal nuovo marito della madre, da cui derivi il loro stabile inserimento nel contesto familiare creatosi per effetto del nuovo matrimonio contratto da quest’ultima, costituisce circostanza fattuale da valutarsi, ai fini della modificazione o meno della sola entità di tale mantenimento,dal giudice adito ai sensi dell’art. 9 della L. 1 dicembre 1970 n. 898.

Ciò ove risulti che l’adottante, benché privo del corrispondente obbligo giuridico, comunque provveda continuativamente, e non solo occasionalmente, anche alle esigenze e necessità quotidiane degli adottati“.

Il piano genitoriale nella separazione e nel divorzio

Il piano genitoriale è un documento che deve essere redatto da entrambi i genitori in caso di separazione o divorzio, è una novità del 2023.

Il piano deve fornire un quadro complessivo degli impegni del figlio minorenne, in modo da aiutare l’autorità giudiziaria a prendere decisioni più documentate e meno conflittuali.

Il piano deve includere le seguenti informazioni:

  • I dati anagrafici dei genitori e del figlio;
  • Il titolo di studio, la professione e gli orari di lavoro dei genitori;
  • I dati del pediatra di riferimento e delle patologie in corso del figlio;
  • Gli orari scolastici del figlio;
  • I costi sostenuti per la scuola, anche per lezioni private;
  • Una sorta di settimana tipo del figlio, con il dettaglio degli impegni sostenuti, sportivi, per esempio, con le ricadute nei fine settimana;
  • Le uscite serali, con la precisazione del numero settimanale e dell’orario di rientro per i figli adolescenti e preadolescenti;
  • Le indicazioni per la routine settimanale con il relativo riferimento per ogni singolo momento o impegno;
  • La regolamentazione delle vacanze, da quelle canoniche estive, di Natale e Pasqua, sino ad arrivare agli estemporanei “ponti” nel corso dell’anno.

Il piano genitoriale è un documento importante perché aiuta a garantire il benessere del figlio minore. Il piano aiuta i genitori a comunicare meglio e a prendere decisioni congiunte per il bene del figlio. Il piano aiuta anche l’autorità giudiziaria a prendere decisioni più informate e meno conflittuali.

Se stai pensando di separarti o divorziare, è importante parlare con un avvocato per sapere se il piano genitoriale è adatto alla tua situazione.

Ricorso congiunto per separazione e divorzio

All’esito delle ultime riforme è possibile il ricorso congiunto per separazione e divorzio, a risparmio di spese e tempi e soprattutto con l’idea di ridurre la conflittualità derivante da due procedimenti giudiziari a distanza ravvicinata.

La Cassazione a Sezioni Unite con sentenza n. 28727/2023,  ha dato il via libera al ricorso congiunto per separazione e divorzio anche quando il procedimento non ha natura contenziosa.

Questa decisione rappresenta una delle prime applicazioni di una novità introdotta dalla riforma del processo civile che permette una pronuncia anticipata su una questione pregiudiziale e controversa, con ampie possibilità di applicazione.

Le Sezioni Unite, in accordo con le conclusioni della Procura generale, sottolineano come il ricorso congiunto offra un notevole risparmio di energie processuali.

Le parti possono trovare un accordo complessivo sia sulle condizioni di separazione che sulle condizioni di divorzio in un’unica sede. Questo permette di concentrare in un unico ricorso l’esito della negoziazione delle modalità di gestione della crisi matrimoniale, disciplinando in modo completo i rapporti economici e patrimoniali tra i coniugi e i rapporti con i figli minorenni o maggiorenni non autosufficienti.

Con le procedure di negoziazione assistita, le procedure di separazione, di divorzio e di modifica delle condizioni di separazione e di divorzio sono divenute più veloci e meno costose

Se ti trovi in una lite in materia di famiglia e vuoi evitare una fuga all’estero del tuo ex coniuge o del genitore dei tuoi figli, allora leggi qui.

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