La guida in stato di ebbrezza: quando potresti avere bisogno di un avvocato a Roma per la revoca della patente?
La guida più completa su internet al recupero della patente revocata.
I quotidiani e la televisione ci raccontano spesso di incidenti stradali cagionati da conducenti che si erano posti alla guida dopo aver assunto bevande alcoliche.
Gli incedenti stradali causati da guidatori ubriachi costituiscono un serio problema sociale.
Il legislatore è intervenuto molto spesso sulla materia e tutti gli interventi hanno comportato un sensibile aumento delle pene per chi mette a repentaglio la vita degli altri guidando ubriaco.
Il Codice della Strada vieta di guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche.
La norma di riferimento è l’art. 186 del C.d.S. (D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285) che è una disposizione piuttosto complessa ed articolata.
Come anticipato, il primo comma sancisce che “È vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche.”.
@avv.marcellopadovani
Quando un guidatore può essere considerato in stato di ebbrezza?
La definizione di stato di ebbrezza viene dalla normativa.
A mente dell’art. 186, sesto comma, C.d.S. il guidatore è considerato in stato di ebbrezza quando gli viene accertato un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro (g/l).
Qual è la procedura per l’accertamento dell’ebbrezza alcolica?
L’articolo 186, commi terzo e quarto, C.d.S. indica quali sono le modalità di accertamento della guida in stato di ebbrezza.
Secondo la lettera della norma dovrebbero essere svolti dei screening propedeutici prima di sottoporre il guidatore all’alcool test, nella pratica, invece, si utilizza subito l’etilometro.
Ciò accade perché il quarto comma dell’art. 186 prevede espressamente che gli accertatori possono sottoporre il fermato all’alcooltest quando hanno motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dall’influenza dell’alcool.
Risarcimento del passeggero in caso di incidente con guida in stato di ebbrezza
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24920 del 17 settembre 2024, ha ribadito che anche un passeggero che accetta di essere trasportato da un conducente in stato di ebbrezza ha diritto al risarcimento, modificando parzialmente l’orientamento precedente.
La decisione sul grado di colpa del trasportato spetta al giudice di merito, che deve valutare ogni circostanza specifica senza presunzioni automatiche. In linea con la direttiva 2009/103/CE, la Cassazione ha precisato che l’articolo 1227 del Codice civile non può escludere il diritto al risarcimento solo perché il passeggero era consapevole dello stato di ebbrezza del conducente.
Il giudice, dunque, dovrà valutare caso per caso se e quanto la condotta del passeggero abbia contribuito all’incidente, ma non può eliminare del tutto il diritto al risarcimento.
Quali sono le sanzioni per la guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche?
Il secondo comma dell’art. 186 del C.d.S. prevede diverse sanzioni di natura amministrativa e penale, sono previsti tre livelli sanzionatori che prevedono punizioni diverse a seconda dell’intensità di ebbrezza.
- La lettera a) prevede una sanzione di carattere amministrativo da € 543 ad € 2.170 da applicare al conducente a cui è stato rilevato un tasso alcolemico superiore a 0,5 ed inferiore a 0,8 grammi per litro (g/l). All’accertamento della violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 3 a 6 mesi.
- Le lettere b) e c) disciplinano le fattispecie di natura penale (reati contravvenzionali).
- La lettera b) punisce con l’ammenda da € 800 a € 3.200 e l’arresto fino a sei mesi, il conducente a cui sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l).
- All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno;
- La lettera c) punisce con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto da sei mesi ad un anno, il conducente a cui sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l).
- All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente di guida è raddoppiata.
La patente di guida è sempre revocata, ai sensi del capo II, sezione II, del titolo VI, in caso di recidiva nel biennio.
Con la sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena su richiesta delle parti, anche se è stata applicata la sospensione condizionale della pena, è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea al reato.
Ai fini del sequestro si applicano le disposizioni di cui all’articolo 224-ter.
Quali sono le sanzioni per chi si rifiuta di sottoporsi all’alcooltest?
Le stesse sanzioni previste dalla lettera c) sono applicate nei confronti del conducente che si rifiuti di sottoporsi all’accertamento, nello specifico l’art. 186, settimo comma, C.d.S. dispone che salvo che il fatto costituisca più grave reato, in caso di rifiuto dell’accertamento di cui ai commi 3, 4 o 5, il conducente è punito con le pene di cui al comma 2, lettera c).
La condanna per il reato di cui al periodo che precede comporta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo da sei mesi a due anni e della confisca del veicolo con le stesse modalità e procedure previste dal comma 2, lettera c), salvo che il veicolo appartenga a persona estranea alla violazione.
Con l’ordinanza con la quale è disposta la sospensione della patente, il prefetto ordina che il conducente si sottoponga a visita medica secondo le disposizioni del comma 8.
Se il fatto è commesso da soggetto già condannato nei due anni precedenti per il medesimo reato, è sempre disposta la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI.
Quali sono le sanzioni per chi provoca un incidente stradale sotto l’influenza di sostanze alcoliche?
In caso di incidente stradale, l’art. 186, secondo comma bis, C.d.S. invece prevede il raddoppio delle sanzioni e nello specifico se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale, le sanzioni di cui al comma 2 del presente articolo e al comma 3 dell’articolo 186-bis sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per centottanta giorni, salvo che il veicolo appartenga a persona estranea all’illecito.
Qualora per il conducente che provochi un incidente stradale sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/1), fatto salvo quanto previsto dal quinto e sesto periodo della lettera c) del comma 2 del presente articolo, la patente di guida è sempre revocata ai sensi del capo II, sezione II, del titolo VI. È fatta salva in ogni caso l’applicazione dell’articolo 222.
Cosa succede se vengo sorpreso in orario notturno alla guida sotto l’influenza dell’alcool?
Sempre in relazione alle pene da applicare in caso di guida sotto l’influenza dell’alcool è prevista un aggravante in caso di violazione commessa dopo le 22 e prima delle ore 7.
Le sanzioni accessorie per la guida in stato di ebbrezza
La sospensione della patente
Come è facile notare nei confronti di guida un veicolo in stato di ebbrezza viene sempre disposta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida.
Ai sensi dell’art. 186, nono comma, C.d.S. la patente dovrebbe essere sospesa in via cautelare solo quando viene riscontrato un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi litro (g/l), nella pratica, invece, la patente viene sempre sospesa in via cautelare dal Prefetto anche nelle ipotesi meno gravi.
La sospensione della patente non può essere evitata, non ci sono rimedi, infatti anche in caso di applicazione pena su richiesta delle parti (c.d. patteggiamento) le sanzioni amministrative accessorie si applicano lo stesso ex art. 186, comma secondo quater, C.d.S.
La revoca della patente di guida
La revoca della patente di guida viene disposta in tre casi.
La prima si verifica in caso di incidente provocato da soggetto a cui viene riscontrato un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l) ex art. 186, comma secondo bis, penultimo periodo, C.d.S.;
La seconda in caso di recidiva (biennale) che si configura quando il conducente nell’arco di due anni viene sorpreso alla guida sotto l’influenza dell’alcool con un tasso superiore a 1,5 grammi per litro (g/l);
La terza, ed ultima, si verifica quando il conducente nell’arco di due anni si rifiuta di essere sottoposto all’alcooltest durante i controlli operati dalle forze dell’ordine o in caso di incidente.
La confisca del veicolo
La confisca del veicolo viene disposta solamente nel caso in cui il conducente autore della violazione sia anche proprietario del veicolo ed anche in questo caso, come per la revoca della patente, si configura nelle seguenti ipotesi:
a) il conducente viene sorpreso alla guida sotto l’influenza dell’alcool con un tasso superiore a 1,5 grammi per litro (g/l);
b) il conducente si rifiuta di essere sottoposto all’alcooltest.
Per conoscere dei casi particolari in cui è possibile ottenere la restituzione della patente leggi il nostro post.
Cosa succede se ottengo l’annullamento della sospensione della patente?
Il primo effetto dell’annullamento dell’ordinanza di sospensione della patente è la restituzione del titolo abilitativo alla guida.
Ci sono altri importanti e rilevanti effetti di natura pratica ed economica in caso di annullamento dell’ordinanza di sospensione della patente da parte del giudice.
Prendiamo il caso di un’ordinanza prefettizia che disponga la sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza per un periodo di 6 mesi nei confronti di Tizio, giovane ragazzo di 25 anni patentato da 7 anni.
Tizio, prima dello scadere del termine di 6 mesi, dovrà recarsi presso la commissione medica locale per sottoporsi a sue spese alle visite mediche, alle analisi tossicologiche (sangue, urine o pelo), alla visita psicologica e – se disposto dalla commissione medica – anche alla visita psichiatrica.
Se Tizio risulterà idoneo riotterrà la patente di guida, ma per un periodo tempo limitato.
Infatti Tizio superate le visite mediche non otterrà il rinnovo della patente per 10 anni (ipotesi ordinaria in caso di ragazzo di 25 anni, non affetto da patologie), ma per un periodo nettamente inferiore.
La prassi delle Commissioni mediche è quella di rinnovare la patente per 6 mesi al primo rinnovo, 1 anno al secondo rinnovo, 3 anni al terzo rinnovo, 5 anni al quarto rinnovo e 10 anni al quinto rinnovo
Ottenere l’annullamento dell’ordinanza prefettizia che ha disposto la sospensione della patente, quindi, ha dei notevoli benefici dal punto di vista pratico perché si ottiene l’immediata restituzione della patente ma anche dal punto di vista economico, stante i rilevanti costi delle analisi tossicologiche.
Quanto costa un avvocato per la revoca della patente?
Come sempre la parcella dell’avvocato varia a seconda dell’illecito commesso e dal numero delle violazioni commesse.
Sul punto è bene precisare che per l’impugnazione dell’ordinanza prefettizia che dispone la sospensione della patente si deve corrispondere un contributo unificato di € 518,00 oltre la marca da bollo di € 27,00.
In molti casi, come la guida in stato di ebbrezza, occorre un avvocato che abbia competenza in materia penale ed in materia civile, oppure di due avvocati, questo perché come abbiamo visto in altri articoli guidare sotto l’influenza dell’alcool o di sostanze stupefacenti integra un illecito di natura penale mentre la sospensione della patente è un provvedimento di natura amministrativa che deve essere impugnato d’innanzi al giudice civile.
È anche importante precisare che una buona difesa, in una materia tecnica come quella dei reati stradali, non può prescindere dall’ausilio di un consulente tecnico di parte la cui consulenza ha dei costi variabili.
Guidare senza patente è reato?
Fino al 2016 guidare senza patente era reato, a seguito dell’introduzione del decreto legislativo in materia di depenalizzazioni guidare senza patente non costituisce di regola un illecito penale, ma ci sono dei casi particolari in cui guidare senza patente costituisce un reato, vediamo insieme quali sono.
Costituisce reato guidare con la patente revocata se la stessa violazione viene commessa nell’arco di due anni, in questo caso la pena è dell’arresto fino ad un anno ed il giudice competente è il tribunale in composizione monocratica.
L’utilizzo di una patente falsa è punito ai sensi degli articoli 477 e 482 del codice penale.
Per l’articolo 218 comma 6 C.d.S. chi circola abusivamente durante il periodo di sospensione della validità della patente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 2.046 a 8.186 euro + revoca della patente e fermo amministrativo del veicolo per un periodo di 3 mesi.
In caso di recidiva c’è la confisca del veicolo.
Di recente la sentenza n. 1417/2021 della Corte di Cassazione ha confermato che la guida successiva al ritiro materiale della patente, ma che precede l’adozione formale del provvedimento di sospensione da parte dell’autorità, configura allo stesso modo la violazione dell’art. 218 comma 6 (guida con patente sospesa) e dev’essere quindi punita con le stesse sanzioni.
Guida senza patente quando è illecito amministrativo?
La norma di riferimento è l’art. 116, comma 15, del C.d.S. che prevede la sanzione amministrativa da € 5.000 ad € 30.000 per chi guida veicoli senza la corrispondente patente di guida.
Sempre in base al suddetto articolo la stessa sanzione si applica ai conducenti che guidano senza patente perché revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti fisici e psichici.
Oltre al pagamento della sanzione amministrativa è prevista la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi, o in caso di recidiva delle violazioni, la sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo.
Quando non è possibile disporre il fermo amministrativo o la confisca del veicolo, si applica la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida eventualmente posseduta per un periodo da tre a dodici mesi.
Se ti è stata sospesa o revocata la patente per guida in stato di ebbrezza e cerchi un avvocato penalista a Roma per recuperare la tua patente, allora contattaci per una prima consulenza senza impegno.